TASSI MUTUI AI MINIMI STORICI

Riparte l'erogazione dei mutui in Italia

Inserita il 03/07/2015


I tassi dei mutui ai minimi storici e il calo dei prezzi delle case sono la combinazione di fattori che dopo anni di sofferenza stanno favorendo la ripresa dei mutui in Italia.

Con il calo dell’Euribor (l’indice di riferimento), arrivato quasi a zero, oggi è possibile avere un tasso finale (comprensivo di spread) del 2%, che non ha pari nel passato. I mutui a tasso variabile rappresentano, nei primi tre mesi del 2015, il 66,7% delle nuove erogazioni complessive; tuttavia sono in sensibile incremento i mutui a tasso fisso che hanno raggiunto a Marzo 2015 quasi il 35 % delle nuove erogazioni, erano quasi il 18% soltanto dodici mesi prima.

La ripresa dei mutui trae spinta anche dalla dinamica dei prezzi, che risultano in calo sia nei centri della provincia che nelle periferie delle grandi città. E’ difficile trovare nella storia economico - finanziaria italiana condizioni tanto vantaggiose, rese possibili anche da un rinnovato atteggiamento degli istituti di credito, oggi meno prudenti del passato sul fronte erogazioni. Secondo i dati dell’Abi, l’Associazione delle Banche Italiane, tra Gennaio e Marzo 2015, l’ammontare di erogazioni di nuovi prestiti per l’acquisto di casa è salito a 7,9 miliardi, rispetto ai 5,25 miliardi del 2014 con un incremento del 50%.


Sempre nello stesso trimestre (Gennaio-Marzo 2015) l’ammontare delle erogazione di nuovi mutui è stato pari a 7,897 miliardi di Euro, rispetto ai 5,250 miliardi dello stesso periodo del 2014. L’incremento su base annua è, quindi, del 50,4%.

E’ importante sottolineare che l’ammontare delle nuove erogazioni di mutui nel 2015 è anche superiore sia al dato dei primi tre mesi del 2013, quando si attestarono sui 4,337 miliardi di Euro, sia al valore dei primi tre mesi del 2012 (5,177 miliardi di Euro).

Dati che possono essere letti come un segnale di fiducia da parte dei consumatori - disposti a prendersi carico di un debito maggiore - , anche da parte degli istituti di credito, evidentemente più fiduciosi delle capacità di rimborso dei mutuatari.


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