Guida all'acquisto di una casa - parte II

Inserita il 05/03/2005


TITOLARITÁ DI POSSESSO E PRESENZA DI EVENTUALI IPOTECHE
Quando si è deciso di acquistare un immobile che risponde alle proprie esigenze è necessario anche fare accurati controlli presso la CONSERVATORIA del REGISTRO: la persona che vende deve essere il proprietario o il suo procuratore nominativo con atto notarile e sull’immobile non devono gravare IPOTECHE.
Nell’atto di trasferimento è scritto che l’immobile è venduto libero da ipoteche, ma in realtà il notaio senza uno specifico incarico da parte del cliente e se il rogito avviene nella forma di scrittura privata autenticata non ha l’obbligo professionale di verificare che le dichiarazioni del venditore siano autentiche.
Se il venditore dichiara il falso sono guai; l’ipoteca, infatti segue l’immobile e non chi l’ha accesa e se non la si paga c’è il rischio di una ESECUZIONE GIUDIZIARIA. Questi controlli sono invece raddoppiati se per acquistare l’abitazione si intende accendere un mutuo perchè in questo caso sarà anche la Banca a verificare nel suo proprio interesse l’esistenza di precedenti ipoteche.
Se invece si reputa conveniente accollarsi un mutuo esistente, bisogna verificare che il venditore sia in regola con i pagamenti.

PIANTINA CATASTALE E STATO DI FATTO
Di norma nel rogito è contenuta una dichiarazione del venditore sulla regolarità edilizia dell’immobile e i controlli sulla planimetria son compiuti di routine dai Notai ma anche qui vale ciò che è stato detto a proposito delle ipoteche.
Molta attenzione va posta all’esistenza di eventuali CONDONI visto che le domande sono valutate ad anni di distanza e possono essere anche respinte.
Inserendo nel rogito una clausola per cui tutte le spese derivanti da irregolarità urbanistiche compiute dal venditore rimarranno a suo carico ci si mette al riparo da sorprese, ma è meglio sapere prima come stanno le cose.

IL VENDITORE
È sempre importante sapere se chi vende è un soggetto a rischio di fallimento e quindi se ha un’attività imprenditoriale in proprio o una società di persone (S.n.c., S.a.s.). Nel caso di un crack del venditore, la casa che si intende acquistare servirebbe per soddisfare le pretese dei creditori e tutte le somme versate a titolo di acconto finirebbero nel passivo.


Condividi l'articolo

    Tweet a @FranchisingBSI